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107 paesi in carriera (ad oggi!). Il mondo di Luca Donia
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei Coordinatori KeTrip, capaci non solo di accompagnarvi in giro per il mondo ma di farvelo apprezzare nella maniera più originale ed avventurosa possibile. Dopo Fabio Liggeri (qui dove leggere la sua storia: 100 viaggi di gruppo, 1.000 persone in giro per il mondo) oggi abbiamo il piacere di farvi conoscere più da vicino Luca Donia. Buona lettura e buona avventura con Luca!
Luca, presentati ai nostri KeTrippers: dove sei nato, quanti anni hai e se ci racconti qualcosa in più di te…
Ciao a tutti ragazzi, a chi mi conosce già e a chi avrò la fortuna di conoscere nei prossimi viaggi. Sono Luca anche se qualcuno mi chiama semplicemente Bits in riferimento alla pagina ig Bits from The World che ho creato nell’ormai lontano 2018. Sono nato nella splendida Palermo, anche se vivo, sfortunatamente 🙂 (non me ne vogliano i milanesi!), nella città meneghina da ormai 14 anni. Di anni ne ho 36 di cui 17 passati ad esplorare ogni angolo del mondo. Sono uno di quelli che non riesce a stare fermo, che ha mille passioni e che approfondisce tutto quello che ama. Che sia un paese, la lettura, i videogiochi o modi innovativi per fare il caffè, che non si sa mai che un giorno apra una caffetteria da qualche parte. Ad oggi ho avuto la fortuna di aver esplorato 107 paesi nel mondo ed ognuno di essi ha contribuito a forgiare l’uomo che sono oggi.
Come nasce la tua passione per il viaggio?
Mi piace pensare che, essendo nato su un'isola, ho imparato presto a capire che confini così stretti non facevano per me. Da bambino sognavo già il Giappone, ne amavo prima la cultura pop, poi le architetture, poi la storia, poi l’arte. So che oggi sembra banale ma negli anni ‘90 solo i più ricchi potevano pensare di viaggiare spesso. Ryanair e co. ancora non esistevano neanche, eppure io sapevo che il mio mondo non poteva limitarsi al microcosmo della Sicilia o dell’Italia. A 18 anni presi un volo per Londra, prima di allora ero stato solo in Grecia e Svizzera perché i miei genitori non amano viaggiare. Appena arrivato ricordo che rimasi terrorizzato, era la prima volta in vita mia che vedevo tanta diversità e tutti i pregiudizi che avevo maturato in 18 anni di luoghi comuni venivano a galla. Ma proprio quella paura mi permise per la prima volta di capire che se avessi ceduto ad essa non avrei mai realizzato nulla di quello che sognavo. Mi costrinsi non solo ad uscire dall’hotel ma a fare qualunque cosa avessi per la testa. Da allora non ho mai permesso alla paura ed ai pregiudizi di farmi restare a casa; a 20 anni realizzai il sogno del Giappone ed a 21 iniziai ad esplorare prima l’Europa e poi il mondo intero senza mai fermarmi. All’inizio non avevo idea di come potevo trasformare il mio sogno di vedere il mondo in un lavoro, tutti mi davano del pazzo, altri del nullafacente eppure eccomi qui. Ancora oggi c’è qualcuno che mi chiede se sono stanco di essere sempre in giro per lavoro o per me stesso ma credetemi se vi dico che non potrei mai fermarmi.
LA FIORITURA DEI CILIEGI IN GIAPPONE
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Perché hai scelto di diventare coordinatore KeTrip?
Quando cercavo di capire come poter fare diventare la mia passione un lavoro ho pensato che il modo più immediato era quello di portare con me persone che volevano vedere il mondo. Ho sempre creduto che il modo migliore per valorizzare tutto quello che avevo imparato nei miei viaggi fosse trasmetterlo agli altri. Far capire che il viaggio sia non solo un passatempo ma una palestra di vita. Il viaggio insegna a stare con gli altri, a capire le differenze, a rompere le barriere ideologiche che i nostri piccoli confini umani ci impongono. Dopo aver lavorato in proprio per qualche anno ho iniziato a cercare una realtà più grande ed è lì che ho scelto di collaborare con KeTrip. Quando abbiamo avviato i primi colloqui, ho conosciuto Fabio ed Antonio ed ho chiaramente percepito la loro conoscenza del mondo e la condivisione dei valori del viaggio. Al team si è poi aggiunto Lorenzo che è un viaggiatore con la V maiuscola e che rispetto, al pari di Fabio ed Antonio. Il nostro target di riferimento sono persone che vogliono viaggiare davvero, che vogliono conoscere un paese e questo è un valore per me alla base della scelta della società con cui lavorare.
Quali sono, per te, le unicità di un viaggio KeTrip rispetto a un classico viaggio avventura? Ho già risposto tra le righe nella domanda precedente. Aggiungo che uno degli elementi che più apprezzo dei nostri viaggi è l'assenza del limite di età. Ho sempre trovato questa mossa poco utile e poco rispettosa dei viaggiatori. Un viaggio è tale se c’è lo spirito giusto, non se c’è una omogeneità generazionale. Ho conosciuto settantenni con una fame ed una voglia cento volte superiore ai miei coetanei. E poi i nostri sono viaggi disegnati e costruiti da viaggiatori per viaggiatori.
Qualche prezioso consiglio per organizzare il bagaglio perfetto per un viaggio KeTrip? Il bagaglio perfetto è quello che non hai. Mi spiego meglio. Spesso i ragazzi che viaggiano con me sono spaventati dalla preparazione dello zaino, hanno paura di dimenticare qualcosa quando in realtà quello che serve sono una carta di credito ed un passaporto. Il bagaglio perfetto è uno zaino di 40 litri con dentro 5/6 cambi, un pantalone ed una felpa. Solo viaggiando leggeri si capisce che alla fine ci serve molto meno di quello che pensiamo.
A SPASSO PER LA COREA DEL SUD
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Ricordi un KeTripper che ti ha particolarmente sorpreso dopo aver viaggiato con lei/lui? Adesso qui sembrerò melenso ma giuro che non esagero se dico che conoscere i passeggeri è la cosa più bella di questo lavoro. Potrei davvero parlare per ore di decine di anime stupende che ho incontrato in questi anni di gruppi ed anche di qualche str…o ovviamente. Adesso so che offenderò qualcuno (nel caso amici scrivetemi in privato così vi chiederò scusa personalmente!) ma non posso non citare Hermes ed Alessandra oggi miei compagni di mangiate epiche e trekking, Emiliano che mi ha insegnato un milione di cose sul caffè, Riccardo che sottotitola soap messicane improbabili su Netflix, Giada la mia compagna di brownie mangiati in giro per il mondo, Ylenia che ogni volta mi fa impazzire, Elena che tormento facendole mille domande sul suo lavoro e potrei continuare davvero per ore. Alla fine è grazie a loro che faccio il lavoro dei miei sogni!
Lorenzo
novembre 2024
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