Africa
America
Medio Oriente
Asia
Europa
Tuk Tuk Race: l'avventura su tre ruote firmata KeTrip
Questa volta andiamo oltre il nostro regolare appuntamento periodico nel raccontarvi il meraviglioso Mondo in cui viviamo. Non vi parliamo di un’avventura, non vi descriviamo un luogo magico tra i tanti che siamo soliti esplorare durante l’anno. In questo articolo vi raccontiamo la fatica, il sudore, il divertimento e le emozioni della Tuk Tuk Race, una gara su tre ruote che ci ha visto protagonisti. Sì, proprio noi di KeTrip grazie a Daniele e Luigi, due dei nostri coordinatori più intraprendenti capaci di regalarci un’esperienza unica che hanno anche descritto di prima mano nel loro blog. Ma andiamo per ordine perché, non scordiamoci che, noi di KeTrip, siamo prima di tutto viaggiatori professionisti, amanti del Mondo e della Natura che ci circonda ma non siamo di certo piloti di auto da corsa, figuriamoci di un tuk tuk. E allora, cosa c’entrano Daniele e Luigi con la sorella asiatica dell’Ape Piaggio? C'entrano eccome, visto che il tuk tuk, e la relativa “race” di cui vi abbiamo accennato, non è una semplice gara, ma un'esperienza unica che combina avventura, scoperta e connessione culturale. Questo evento annuale, che si svolge in Sri Lanka, attira partecipanti da tutto il mondo, desiderosi di vivere un viaggio autentico e indimenticabile. Come vedete, il nostro obiettivo non cambia, cambia solo il mezzo con il quale lo raggiungeremo! Pronti!? Noi già lo siamo…
Cos'è la Tuk Tuk Race?
Immaginate di guidare un tuk tuk, il tradizionale mezzo di trasporto a tre ruote del sud est asiatico, attraverso paesaggi mozzafiato, villaggi remoti e strade piene di vita. La Tuk Tuk Race non è una competizione nel senso classico del termine: non ci sono cronometri o podi. L'obiettivo è scoprire lo Sri Lanka in modo sostenibile, completare sfide creative e lasciare un impatto positivo sulle comunità locali. Nata nel 2017, questa iniziativa è stata ideata da un gruppo di viaggiatori appassionati di turismo responsabile. Ogni anno, squadre provenienti da ogni parte del mondo si uniscono per vivere un'avventura che mescola esplorazione, cultura e spirito di adattamento. All’ultima edizione abbiamo partecipato anche noi con Daniele e Luigi a portare in alto la bandiera di KeTrip.
"Ma come ci è venuto in mente di partecipare?", ci raccontano proprio i nostri due avventurosi amici. "Ce lo siamo chiesti tantissime volte, e fra il desiderio di esplorare un nuovo Paese come lo Sri Lanka (per noi era la prima volta qui) in un modo non convenzionale e completamente immersi nella cultura locale, affrontare sfide avvincenti e mettere alla prova le nostre capacità di adattamento e di gestione degli imprevisti (tanti!) sappiamo per certo, che quella di partecipare al Tuk Tuk Tournament è stata una delle migliori decisioni mai prese! Quando poi abbiamo raccontato ai ragazzi di KeTrip di questo viaggio che volevamo fare, ci hanno preso sottobraccio e ci hanno voluto sostenere in questa pazza avventura!"
Come si partecipa
Il primo passo è scegliersi i compagni di viaggio per formare la squadra composta da 2 o massimo 3 persone. Non di più, visto che i posti a sedere sono alquanto limitati! Scegliere i compagni giusti è essenziale, poiché si condividono spazi ristretti e si affrontano sfide imprevedibili. Un team affiatato è la chiave per superare con successo ogni difficoltà. Per partecipare è necessaria una patente locale, che viene rilasciata dalla motorizzazione dello Sri Lanka. Non è richiesta la patente internazionale: basta presentare quella del proprio Paese e ottenere il permesso di guida srilankese. Prima dell'inizio del torneo, ogni partecipante riceve una lezione di guida sul tuk tuk per imparare a gestire il veicolo, cambiare marcia e affrontare le strade sconnesse.
ISOLE FAROE ON THE ROAD
SCOPRI IL VIAGGIO CHE CI HA ISPIRATI
Un itinerario all’insegna della sostenibilità
L'organizzazione fornisce un'app con una mappa interattiva che include punti di interesse, sfide e tappe obbligatorie. Le tappe principali sono stabilite, ma il resto dell’itinerario è completamente personalizzabile, lasciando spazio all'improvvisazione e alla scoperta. Un aspetto fondamentale del torneo è la sostenibilità. I partecipanti sono incoraggiati a ridurre l'uso di plastica, smaltire i rifiuti correttamente e sostenere l'economia locale attraverso acquisti e collaborazioni con famiglie e artigiani.
Sfidarsi sì, ma sempre con il sorriso sulle labbra
Le sfide quotidiane sono il cuore pulsante del Tuk Tuk Tornament. Non si tratta solo di raggiungere destinazioni, ma di immergersi nella cultura locale e affrontare situazioni inaspettate. Tra le sfide più memorabili ci sono: imparare a cucinare il riso al curry coinvolgendo una famiglia locale a condividere i segreti di una ricetta tradizionale; visitare luoghi iconici come il Lion Rock di Sigiriya o il Ponte dei 9 archi di Ella; immergersi in attività sociali come sostenere progetti di beneficenza o contribuire a pulizie ambientali lungo il percorso; essere pronti a esplorare l'inaspettato fermandosi nel mezzo del nulla per conoscere gli artigiani locali o scoprendo cascate nascoste. Ogni sfida è pensata per connettere i partecipanti con la cultura e la comunità srilankese, creando ricordi indimenticabili.
KeTrip in versione Tuk Tuk
Anche noi di KeTrip abbiamo deciso di metterci alla prova in questa avventura unica. Diretti dai nostri coordinatori Daniele e Luigi, abbiamo formato una squadra affiatata con la quale abbiamo vissuto momenti straordinari durante il torneo. Tra le sfide più avvincenti che abbiamo affrontato, ci sono state: la preparazione di un pasto tradizionale, facendoci aiutare da una famiglia del posto a seguire passo dopo passo la preparazione di uno dei piatti tradizionali, il riso al curry. Dato che ci sembrava troppo facile (per modo di dire!) lo abbiamo fatto proprio quando si è registrato un black out elettrico. Possiamo davvero dire che abbiamo cucinato al buio… Poi siamo stati protagonisti di una totale immersione culturale, avendo dormito in un tempio buddhista, condividendo i pasti con i monaci e partecipando ai rituali sacri. Ed ancora abbiamo vissuto di prima mano cosa significa rapportarsi con la Natura, dato che siamo stati testimoni di un’alba indimenticabile sulla Pidurangala Rock, passando per un safari nel Parco Nazionale di Yala, dove abbiamo avvistato un raro leopardo. Possiamo dire che abbiamo sposato appieno la filosofia del torneo, contribuendo al tempo stesso a progetti come il Freedom Elephant Project, un santuario per elefanti sottratti al turismo intensivo. Inoltre, abbiamo sostenuto le comunità locali acquistando prodotti artigianali e partecipando a iniziative benefiche.
Solo quando siamo rientrati, ma con ancora nel vivo delle emozioni vissute, abbiamo capito che il Tuk Tuk Tournament è molto più di un viaggio: è un'opportunità per scoprire se stessi, mettersi alla prova e contribuire positivamente al territorio che si visita. Ed è per questo che lo rifaremo, insieme a voi!
Lorenzo
dicembre 2024
Viaggi che hanno ispirato questo articolo
Marocco in fuoristrada
Un viaggio di gruppo in fuoristrada per scoprire il sud del Marocco. Avventura lungo i percorsi della Parigi-Dakar
Articoli correlati
Cinque suggerimenti per scoprire l'Italia in modo diverso.
Ecco 5 posti da non perdere in un viaggio estivo in Islanda!
Quali sono i posti migliori e le stagioni ideali per vivere un safari in maniera autentica
Dalla terra ferma all'oceano, tutto quello che c'è da vedere e fare a Città del Capo
Il Kumbh Mela è un evento religioso di proporzioni colossali che si svolge in India, attirando milioni di devoti e curiosi da tutto il mondo
E' uno dei nostri storici coordinatori nonché cofounder di KeTrip. Si racconta ora a 360 gradi
Oltre a deserti e safari mozzafiato esiste una Namibia meno conosciuta, ricca di tesori nascosti che aspettano solo di essere scoperti
Il Nepal è incastonato tra i due colossi India e Cina, ma ha saputo mantenere la sua identità unica, grazie alla fusione di tradizioni induiste e budd
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei Coordinatori KeTrip. Oggi è la volta di Luca Donia
Groenlandia, terra di ghiacciai possenti, tundre infinite e silenzi assoluti. Qui si snoda l’Arctic Circle Trail