Colazione in struttura e si parte per il nostro viaggio. La nostra prima destinazione sarà la valle di Aït Bouguemez attraverso Azilal, l'ultima grande città prima di entrare nelle profondità dell'alto Atlante. Il nostro percorso attraversa il Tizi N'Oughbar (2200 m), e ci troveremo sopra le vette dell’Alto Atlante centrale che circondano la mitica Happy valley. Ora è il momento di scendere verso la valle di Aït Abbas con i suoi villaggi letteralmente aggrappati alla montagna. Il paesaggio che si mostra ai nostri occhi è ricco di foreste di pini d’Aleppo, ginepri e querce verdi. Arriviamo nel pomeriggio nella famosa valle di Aït Bouguemez dove saremo accolti da un caloroso benvenuto. Una volta raggiunto il villaggio di Arous è previsto l’incontro con lo staff di guide di montagna e con i mulattieri. Sarà il momento di caricare tutta la nostra attrezzatura e proseguire con una graduale salita che ci condurrà ai pascoli di Ikis N' Arous, passando per terreni agricoli. La nostra camminata segue il fiume che serpeggia attraverso i campi di papaveri ed ora è giunto il momento della prima notte into the wild. Ci accampiamo e ci prepariamo per la cena. Inquinamento luminoso non pervenuto… E quindi occhi puntati all’insù e dita incrociate per un cielo disseminato di stelle. Pernottamento al campo.

Colazione al campo e via per una nuova giornata di trekking. Il percorso inizia con un sentiero che sale dolcemente verso il passo Tizi-m-Oumskik a 2.910m. Attorno a noi lo straordinario scenario dell’Atlante centrale mentre il fiume di ieri ce lo lasciamo alle spalle. Poco dopo attraversiamo una zona incontaminata, dove la semplicità e la bellezza della vita si manifestano nelle case tradizionali fatte di mattoni di fango locale. Nel frattempo ci avviciniamo ad uno degli spot più panoramici di tutto il viaggio: Aghouri EST a 3.350 m. Da questo belvedere è possibile ammirare la vetta del monte M’Goun e soprattutto l’intero tragitto che percorreremo l’indomani. Continuiamo a camminare fino all’altopiano di Tilibiyt N'Tarkeddit che si affaccia sulla valle di Tessaout, un’oasi verde spesso frequentata da pastori berberi. Qui è dove ci accamperemo per la notte. Uno scenario davvero suggestivo composto da formazioni rocciose che avremo modo di esplorare e una semplice baita di montagna nelle vicinanze con i servizi. Pernottamento al campo.

Oggi il gioco si fa duro, è il giorno più importante del nostro trekking! Inizieremo con le torce frontali per via della partenza prima dell’alba. Con le prime luci del sole saremo già sui pendii inferiori del monte, camminando lungo un sentiero a zig-zag che sale sulla cresta ondulata del M’Goun, fino a condurci alla prima vetta a 3.978 m. Proseguiamo il nostro percorso in salita, sempre su cresta, con la vera vetta che si staglia in lontananza. Finalmente ci siamo! I panorami sono davvero mozzafiato. Con i favori del meteo potremo avvistare a sud la regione del Jebel Sahro che incornicia il confine con il deserto del Sahara. Poi la catena del Toubkal, mentre alle nostre spalle il tragitto fatto nei giorni precedenti. Sulla sommità della montagna ci sarà il tempo di abbracciarci e di festeggiare la nostra conquista di giornata. Scattare qualche foto e riposarci qualche minuto prima di iniziare la discesa. La strada del ritorno sarà diversa rispetto all’andata e ci spingeremo a nord per prendere un ghiaione che in non molto tempo ci porterà al fiume dove è prevista la sosta per il pranzo. In questa zona davvero lussureggiante sarà possibile imbattersi in dromedari selvatici al pascolo lungo i fertili fianchi della valle. Nel pomeriggio proseguiremo verso Oulilimt ad un’altitudine di 2.750 m, luogo dove monteremo il campo per la notte. Cena e pernottamento al campo.

Iniziamo la nostra giornata con un’altra salita, sulle tracce della tribù nomade Aït Atta che vive in questo altipiano per i suoi pascoli da maggio a settembre. Un gradito stop per un tè offerto da una famiglia nomade e poi raggiungiamo il passo di Tizi N'Tanout a 3.100 m che domina la valle di Ouzighimt. Ora è arrivato il momento di scendere al nostro accampamento a Igli N' Tanwout, un anfiteatro naturale di rara bellezza. Nel pomeriggio avremo modo di rilassarci e fare qualche incontro con le famiglie nomadi e con le loro capre e pecore.

Dopo la colazione lasciamo il nostro bellissimo bivacco e ci dirigiamo verso Ifri N'Oukhlifa, luogo contraddistinto per un forte contrasto di colori. Il sentiero si snoda tra le montagne e ci porta al passo di Tizi Aït Imi 2.905 m che collega le due valli Ouzighimt e Aït Bouguemez. Dopo aver goduto appieno della vista sulla catena M'goun, Wawgoulzat, Azourki, Bouguemez continuiamo lungo un bel sentiero che taglia una foresta di ginepri e lecci. Raggiungiamo finalmente il villaggio di R’bat dopo una lunga discesa. Pernottamento in una guest house locale.

Il grosso è fatto… o quasi! Dopo la colazione in guest house ci muoviamo alla volta della fertile valle di Ait Bougmez, la nota Happy Valley. Un primo stop è riservato alla celebre impronta di dinosauro di Ibakliouen. Poi sarà il momento di salire in auto e giungere alle magnifiche cascate di Ouzoud, meraviglie naturali di circa 330 m di altezza. A questo punto siamo a soli 150 km da Marrakech. Nel pomeriggio torniamo in città per una meritatissima cena e il pernottamento in riad.

Colazione in struttura e trasferimento all’aeroporto per tornare a casa.