In breve

Tra le alte montagne del Pakistan

Eh quindi sei a caccia di un’avventura degna di questo nome? Ecco qui: il campo base del K2, la seconda montagna più alta del pianeta - e senz’altro una delle più impegnative. Con questo viaggio di gruppo in Pakistan vogliamo offrire un’esperienza rara, un vero trekking in autonomia. Più di due settimane tra valli e passi Himalayani, lì dove è possibile ammirare paesaggi e vivere emozioni che difficilmente troverai altrove. Accompagnati da guide locali, portatori, e un coordinatore esperto di montagna direttamente dall’Italia, cammineremo su terra, roccia e ghiaccio e, dove necessario, metteremo anche i ramponi.

In un punto specifico, forse la parte più impegnativa di quest’avventura, ci saranno anche corde fisse per aumentare la sicurezza del passaggio. Questo è un viaggio davvero memorabile, aperto a tutti gli appassionati con una buona forma fisica e spirito d’adattamento per superare in scioltezza le giornate di cammino e le svariate notti in tenda in quota. N.B trattandosi di una vera e propria spedizione ci riserviamo il diritto di modificare il programma in corso d'opera. Sia per quanto riguarda l'avvicinamento in 4x4 (per la precaria condizione delle strade) sia per il percorso in alta montagna - qualsiasi decisione dovessero prendere le guide (in funzione delle condizioni metereologiche) non sarà contestabile.

LASCIATI ISPIRARE

I LUOGHI DEL VIAGGIO

Islamabad - Karakoram Highway - Skardu - Askole - Jola - Paju - Urdukas - Gore-II - Concordia - K2 Base Camp - Ali Camp - Gondogoro La - Hxsuspang - Saicho

ITINERARIO

1

Sì, tutto confermato. Stiamo partendo per il Pakistan, e già viene la pelle d’oca… Prenderemo il nostro volo intercontinentale con scalo per arrivare, quindi, il giorno successivo (gli operativi definitivi dei voli saranno comunicati non appena possibile).
  • A bordo

2

All’arrivo, una volta effettuati i controlli doganali, incontreremo il nostro staff locale che ci accompagnerà in hotel. Un po’ di relax dopo il volo intercontinentale e poi via alla scoperta di questa città ricca di bazaar, tradizioni e cultura. Scopriremo che il Pakistan non è solo meravigliose montagne e natura ma anche persone per cui l’ospitalità è sacra! Degne di nota la Moschea di Faisal, il Monumento di Shakar Parian e, come detto, passeggiate nei tipici bazaar. Nel tardo pomeriggio, dopo essere rientrati in hotel, ceneremo in un ristorante per iniziare a scoprire l’ottima cucina locale.
  • Islamabad

3

Presto al mattino ci muoveremo verso nord seguendo il percorso della Karakoram Highway, una delle strade più iconiche al mondo - parliamo di oltre 1.200 chilometri da Islamabad alla città di Kashgar in Cina, attraverso l’Himalaya. Nonostante la recente ristrutturazione della strada, rimane uno dei passaggi più panoramici e adrenalinici su cui si possa guidare! I primi chilometri si snodano tra le campagne del Pakistan centrale, per poi immergersi tra le montagne fino a raggiungere e superare il Babusar pass - porta d’ingresso per il Gilgit-Baltistan. Proprio da questo luogo impervio, nelle giornate migliori, comparirà il maestoso Nanga Parbat. Superato il passo scenderemo lungo vertiginosi tornanti fino a raggiungere Chilas, il punto di ingresso nella regione del Diamir con il Nanga Parbat e le tre immense pareti (a nord la Raikot, a sud-ovest la Rupal e a sud-est il versante Rupal). Avremo modo di fotografare la montagna il giorno successivo quando ci dirigeremo verso Skardu.
  • Chilas (1.265 m)

4

Oggi proseguiremo ancora lungo la Karakorum Highway prima di lasciare l’arteria principale, addentrandoci tra altissime montagne, profonde gole e fiumi impetuosi, fino a raggiungere Skardu. La temperatura dell’avventura aumenta, le strade sono sempre più piccole e spesso lungo vertiginose pareti a picco, ma questo è parte del gioco: percorrere la Karakorum Highway è di per sé un'avventura! Lungo il percorso ci fermeremo alla giunzione di tre importanti massicci himalayani: saremo al centro tra il Western Himalayan Pillar con il Nanga Parbat (8.126m), il Kundukush con il Tirich Mir (7.708m) e chiaramente il Karakorum con il K” e tanto altro che sarà la nostra meta. Arrivati a Skardu ci sistemeremo in hotel prima della cena.
  • Skardu (2.228 m)

5

Oggi dedicheremo la giornata alla preparazione delle prossime giornate di trekking e alla scoperta di questa affascinante regione. Skardu, situata a circa 2.200m, è il principale centro del Baltistan, una regione abitata da un gruppo etnico che unisce tratti Tibetani ai Caucasici, parlano il Balti un'antica lingua originaria dal vicino Tibet. Nei secoli, prima dell’islamizzazione della regione, queste terre sono state il fulcro prima di una tradizione animista e shamanica, per poi diventare un importante centro da cui il Buddhismo, proveniente dallo Swat, si è diffuso nel vicino Ladakh e Tibet. Noi approfitteremo per iniziare ad acclimatarci con una piacevole passeggiata. Passeremo dall'interessante museo del K2, attraversando il piccolo bazaar di Skardu per poi finire a Manthal, un piccolo villaggio famoso per un bassorilievo del Buddha scolpito su una roccia di granito risalente al VII secolo.
  • Skardu (2.228 m)

6

Presto al mattino, dopo aver completato i preparativi per le prossime giornate di trekking, inizieremo il trasferimento in 4x4 verso Askole. La prima parte del percorso è su asfalto (se possiamo definirlo così!) lungo le gole di Baraldu, poi la strada diventa una pista spesso a picco su fiumi in piena (supereremo l'Indo, lo Shigar e il Braldu) con ponti sospesi e guadi che, ad occhi inesperti, sembrano impercorribili! Ci muoveremo su piste sterrate fino a raggiungere la nostra destinazione a 2.990m di quota - una stradina offroad davvero niente male, ma non spoileriamo troppo.
  • Askole (2.990 m)

7

Ancora una sveglia presto - in montagna è così - e insieme allo staff locale (guide, cuochi e portatori - una bella banda!) finiremo i preparativi, prima di iniziare la nostra tappa odierna: circa 8hr per raggiungere Jola. Il percorso segue la sponda destra del fiume Braldu prima di biforcarsi: a sinistra parte il sentiero che porta alla regione del Biafo-Hisper e poi Nagar e Hunza (una delle antiche vie carovaniere). Noi proseguiremo invece lungo il sentiero di destra per raggiungere Paju. Tappa abbastanza impegnativa, soprattutto per l'attraversamento della morena del ghiacciaio del Biafo prima dell’oasi di Korophon.
  • Jola (3.075 m)

8

Per la tappa odierna mettete in conto altre 8hr circa. Portata a termine raggiungeremo Paju a circa 3.700m di quota. E questa sarà l’ultima tappa prima di entrare nella regione del Baltoro con i suoi immensi ghiacciai. Il percorso è reso più adrenalinico per l’attraversamento di alcuni guadi che dipendono molto dalle condizioni dei fiumi e torrenti, lo scopriremo strada facendo!
  • Paju (3.450 m)

9

Oggi perfezioneremo il nostro acclimatamento attraverso un’escursione ad un punto panoramico (4.400m). Da questo belvedere, sempre nella speranza di un cielo terso, si ammirano bellissimi panorami sul Broad Peak e sulle Gole del Baltoro. Ci muoveremo in modo rilassato per non stancarci eccessivamente e favorire l’acclimatamento. Nel pomeriggio rientreremo al nostro campo per la cena.
  • Paju (3.450 m)

10

La tappa di oggi in circa 9hr ci permette di raggiungere Urdukas, non è la più lunga ma probabilmente, con eccezione della salita al Gondogoro La, è la tappa più impegnativa del trekking. Questo perché si cammina principalmente lungo la morena del Baltoro, ed è necessario tenere alta la concentrazione. Il tratto iniziale, il più impegnativo, è un continuo saliscendi sulla morena su terreno sconnesso e con un percorso molto variabile di stagione in stagione. Molto importante prestare particolare attenzione durante l’attraversamento delle lingue di ghiaccio laterali alla morena, dove spesso sono presenti tratti con ghiaccio scoperto e diversi inghiottitoi, nulla di estremo ma noi la montagna sotto gamba… non la prendiamo! Al termine della tappa lasceremo la pista principale per raggiungere in salita Urdukas dove posizioneremo il campo. L’impegno sarà comunque ripagato dai panorami: saremo circondati da alcune tra le montagne più iconiche al mondo. Le protagoniste indiscusse qui sono le impressionanti torri di granito Trango Tower, l’Uli Bianho Tower, il Paju Peak e molte altre vette fino a 6.500m di altitudine.
  • Urdukas (4.050 m)

11

Una sveglia all’alba ci consentirà di ammirare i panorami sulle Torri di Trango che si colorano di rosso ai primi raggi del sole: un sogno a occhi aperti per gli appassionati di montagna! Dopo la prima colazione al campo partiremo per la tappa di oggi che ci farà immergere nel ghiacciaio del Baltoro: più breve della precedente anche se impegnativa per via del terreno e per la quota che inizia a farsi sentire. Saremo anche oggi circondati da montagne da sogno, le impressionanti pareti di granito rosso lasciano spazio alle montagne glaciali con la Miztagh tower, il Masherbrum e il famoso Gasherbrum IV. Il sentiero morenico cambia spesso conformazione e bisognerà fare sempre attenzione a piccoli tratti di ghiaccio e piccoli crepacci o inghiottitoi che si possono incontrare. Noi non ci facciamo di certo prendere dal panico: le guide e lo staff locale conoscono alla perfezione il terreno e sapranno guidarci nel migliore dei modi. Arrivo al campo Gore-II nel primo pomeriggio in modo da avere tempo per un po’ di relax e favorire l’acclimatamento alla quota immersi tra spettacolari paesaggi.
  • Gore-II (4.380 m)

12

La tappa di oggi prosegue lungo il ghiacciaio del Baltoro seguendo la sua morena centrale con leggeri saliscendi. L’ambiente diviene sempre più selvaggio: più ci avviciniamo alla nostra meta finale e più le valli si aprono lasciando spazio a panorami unici. Concordia è il solo luogo al mondo dove è possibile osservare quattro ottomila (K2, Broad Peak, Gasherbrum I e Gasherbrum II). Oggi ce la prenderemo comoda, la quota si fa sentire sempre più ma il percorso e i panorami ripagano gli sforzi. Ci fermeremo al Circo concordia con il nostro campo, situato lungo l'immensa morena centrale del Baltoro. Un pomeriggio e un tramonto che difficilmente dimenticheremo!!!
  • Concordia (4.650 m)

13

Il sogno di una vita di tutti i viaggiatori e gli appassionati di montagna. Ci sveglieremo molto presto per ammirare il K2 e le altre montagne che lo circondano con le prime luci dell’alba. Dopo la colazione inizieremo la tappa di oggi. Seppur il K2 sembra a portata di mano, non è così vicino visto che l'impressionante mole di circa tremila metri falsa le prospettive. Impiegheremo circa 5-6 ore per raggiungere il campo base, sempre seguendo la morena centrale del Ghiacciaio di Godwin Austen e costeggiando la parete ovest del Broad Peak. L’enorme piramide del K2 sarà sempre di fronte a noi e avremo modo di ascoltare storie delle grandi spedizioni che hanno raggiunto o tentato queste montagne dalla voce delle guide e dei portatori che sicuramente vi hanno partecipato. Arrivati al Campo Base del K2, dopo una sosta obbligatoria per il selfie dell’anno (o della vita!), proseguiremo ancora lungo il ghiacciaio fino al memoriale di Gilkey, un luogo divenuto il simbolo dei tanti alpinisti caduti durante le spedizioni per conquistare queste vette - che per molti sono le più impegnative del panorama himalayano. Rientreremo quindi al campo base del Broad Peak dove pernotteremo immersi tra le grandi montagne
  • Campo base Broad Peak (4.900 m)

14

Ci prendiamo una pausa, per così dire, per gestire le forze. Quindi per oggi tentiamo di goderci al massimo i luoghi e, dopo la sveglia e la colazione, ci muoveremo lentamente fino a rientrare a Concordia. Il resto della giornata sarà dedicato al relax, anche in funzione delle prossime due giornate che saranno tra le più impegnative della nostra avventura!
  • Concordia (4.650 m)

15

Una sveglia presto per non perderci le ultime immagini di questi luoghi prima di partire verso la nostra meta di oggi: l’Ali Camp - situato alla base settentrionale del Gondogoro La. Lasceremo il ghiacciaio del Baltoro in direzione sud aggirando il Mitre Peak, per addentrarci in una stretta valle laterale solcata dal Vigne Glacier. Oggi inizia il percorso più tecnico del trekking, quindi allacciate le cinture! Ci sposteremo, a seconda delle condizioni del percorso, su morena ma anche su ghiacciaio e, ove necessario lo staff locale si occuperà della progressione in cordata (nei tratti più tecnici sarà necessario l’utilizzo di attrezzatura come ramponi, imbracatura, casco e lampada frontale). Subito prima dell’Ali Camp si supereranno alcuni torrenti epiglaciali e la pendenza del ghiacciaio aumenta leggermente con qualche crepaccio in più. Arrivati al campo avremo il resto del pomeriggio per il relax prima della giornata clou di domani.
  • Ali camp (5.010 m)

16

Ci alzeremo nella notte (a seconda delle condizioni tra l’una e le due) e, dopo la colazione, scenderemo sul ghiacciaio che risaliremo fino alla sua terminale. Da qui si prosegue su pendio nevoso (circa 35°) lungo il quale vengono posizionate delle corde fisse in modo da facilitare l’ascesa e proseguire in sicurezza. Gli ultimi metri si svolgono tra seracchi e sono leggermente più ripidi. Si raggiunge la sommità del passo alle prime luci dell’alba e rimarremo senza fiato: sia per l'altitudine, visto che siamo ad un passo dai seimila, sia per il panorama sulle montagne attorno a noi davvero devastanti! Dal passo, dopo una sosta per riposarci, si discende il versante meridionale. Da questo lato il grado di difficoltà è sempre alto (e anche qui ci sono le corde fisse), ma questa volta su terreno roccioso. Raggiunta la base del colle si prosegue ancora in cordata sul ghiacciaio del Gondogoro (il primo tratto è solitamente più crepacciato) fino a raggiungere la morena laterale destra che si addentra nella bellissima e remota Valle di Husley. Qui finiscono le difficoltà tecniche, il sentiero diviene ben marcato fino a Hxuspang dove posizioneremo il campo al cospetto dell'imponente mole del Laila Peak, un’altra montagna meravigliosa con la sua piramide perfetta! IMPORTANTE: l’ascesa al Gondogoro La avviene solamente se le condizioni meteo e lo stato della montagna è sicuro, in caso di condizioni avverse o in presenza di rischi oggettivi il gruppo rientrerà a concordia per rientrare a Skardu attraverso il percorso fatto all’andata.
  • Hxuspang (4.680 m)

17

Una giornata di riposo per spezzare le fatiche del trekking dopo il superamento del Gondogoro e per ammirare i bellissimi paesaggi della Valle. Potremo fare escursioni nei dintorni e visitare il Campo Base del Gondogoro Peak.
  • Hxuspang (4.680 m)

18

Oggi iniziamo ufficialmente il percorso di rientro. La tappa di oggi sarà del tutto plaisir, perderemo quota in modo sostanziale e, dopo un primo pezzo ancora su morena, ci muoveremo tra prati ricoperti di ginepri fino a raggiungere Saicho.
  • Saicho (3.300 m)

19

Oggi affrontiamo l’ultima tappa del nostro trekking fino al villaggio di Hushe. Sembrerà un miraggio ma i veicoli fuoristrada che avvisteremo all’orizzonte saranno veri, e saranno lì per noi! A quel punto, non senza qualche difficoltà e un po’ di adrenalina considerando le strade, giungeremo a Skardu. Arrivo previsto nel tardo pomeriggio, cena e pernottamento.
  • Skardu (2.228 m)

20

A seconda dell’orario di partenza del nostro volo, avremo ancora qualche ora a disposizione per una passeggiata nella cittadina - come non comprare uno dei tipici cappelli o qualche articolo di artigianato locale ;) prima di raggiungere l’aeroporto in coincidenza con la partenza del volo. IMPORTANTE: i voli da Skardu subiscono spesso cancellazioni per via del meteo (d’altronde ci troviamo immersi nell’Himalaya). Nel caso il volo avesse seri problemi, senza certezze per la partenza in un range di circa 12 ore, ci muoveremo subito in auto per rientrare a Islamabad lungo lo stesso percorso fatto all’andata. In questo caso ci muoveremo subito verso Chilas o Naran dove pernotteremo per spezzare il lungo trasferimento.
  • Islamabad

21

Se siamo arrivati a Islamabad il giorno precedente avremo l’intera giornata per continuare a esplorare la città con i suoi bazaar. In caso di trasferimento via terra l’intera giornata sarà di viaggio da Chilas e arriveremo in serata. Se avessimo tutto le risposte sarebbe una passeggiata… Ma questo è un viaggio, e anche bello tosto!
  • Islamabad

22

Partenza per l’Italia con volo intercontinentale con scalo - gli operativi definitivi dei voli saranno comunicati non appena possibile. Ora possiamo rilassarci un po’ visti i precedenti giorni!
COSA E' COMPRESO

Cosa è compreso nel viaggio

  • Voli di linea in classe economica con partenza dall'Italia (gli operativi verranno comunicati alla chiusura del gruppo)

  • Tutti i pernottamenti in camere doppie o multiple in hotel 3* o guest house con possibilità di bagno in condivisione e in tenda doppia durante il trekking

  • Pasti: pensione completa durante tutto il viaggio

  • Trasporti da/per l'aeroporto - da/per Islamabad

  • Guida locale (parlante inglese), assistente alla guida, portatori e cuoco

  • Permessi per i parchi

  • Tutte le attività descritte nel programma

  • Assicurazione annullamento viaggio, medica e bagaglio, con speciale copertura COVID-19 (consultare le condizioni di polizza scaricabili dal modulo di prenotazione)

  • Direzione tecnica da parte del tour operator

  • Presenza di un coordinatore (esperto di montagna) per tutta la durata del viaggio

Cosa non è compreso nel viaggio

  • Le bevande ai pasti (al di fuori del trekking)

  • Visto per l'ingresso nel Paese

  • Spese personali durante il viaggio

  • Quanto non espressamente menzionato alla voce “Cosa è compreso”

ALTRE INFORMAZIONI

Vaccini e visti

Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi - Visto da richiedere online presso il sito https://visa.nadra.gov.pk/ Si consiglia comunque di consultare il portale Viaggiare Sicuri

Trasporti

Voli internazionali - auto 4x4

Dove dormiamo

Hotel 3* / guest house / tenda

PROSSIME PARTENZE

Al momento non ci sono partenze disponibili per questo viaggio,
a breve le nuove date. Stay tuned!

Cosa dovresti sapere?

Suddivideremo l'elenco di cose da portare in abbigliamento ed equipaggiamento, così da riuscire ad oganizzare il bagaglio perfetto!

Abbigliamento:

  • intimo termico estivo e invernale
  • calzettoni caldi da montagna
  • pile pesante
  • piumino 
  • guscio impermeabile e antivento
  • pantaloni impermeabili e antivento
  • guanti caldi e impermeabili
  • cappello e scaldacollo
  • ghette
  • scarponi ramponabili
  • scarpa trail running (o da escursionismo) comoda


Equipaggiamento:

  • casco
  • luce frontale
  • ramponi
  • piccozza o bastoncini da montagna
  • imbrago
  • kit autobloccante e discensore
  • sacco a pelo temperatura comfort -5 (con cuscino gonfiabile)
  • borraccia
  • kit medicine personali
  • zaino dai 40 ai 50 litri

Questo viaggio in Pakistan prevede un trekking di 12 giorni consecutivi tra i 3.000 e i 5.500 m di altitudine - quindi bisogna prendere in considerazione la fatica accomulata durante le varie giornate e la quota a cui si cammina e si dorme. Le tappe giornaliere sono di circa 8-9 ore mentre il dislivello da affrontare ogni giorno non è così impegnativo. Inoltre stiamo parlando di una spedizione in totale autonomia - quindi, durante il tragitto, non saranno presenti rifugi o campi fissi (ad eslusione di rari bivacchi di fortuna, su cui comunque non poter contare più di tanto).

Arrivare (e soprattutto tornare) al campo base del K2 è un'esperienza aperta a tutti gli appassionati di montagna, in quanto non richiede uno specifico livello tecnico a patto di avere confidenza con:

  • camminare su neve/ghiaccio con i ramponi
  • seguire una corda fissa con pendenze dai 35 ai 45 gradi

In ogni caso è importante ricordare che il viaggio sarà accompagnato da un coordinatore dall'Italia esperto di montagna e soprattutto da guide locali esperte, con una profonda conoscenza del territorio che sanno esattamente come affrontare questo tipo di percorso e che, nei propri cv, annoverano scalate sugli ottomila!

Per questo viaggio, e per molti altri nel nostro catalogo in cui ci si affida a guide di montagna o altre figure professionali di questo settore, è importante tenere in considerazione le mance. Il nostro staff locale sarà composto da guide, portatori e cuochi. Ad ciascuna di queste figure è attribuito un livello di mancia. Non bisogna dimenticare, infatti, che queste persone vivono di montagna, e che si tratta di un lavoro molto impegnativo e soprattutto stagionale. 

Siamo convinti che queste somme, per noi occidentali relativamente contenute, siano molto importanti per lasciare un impatto positivo alle comunità locali che ci consentono di affrontare certi tipi di spedizioni. Nello specifico stiamo parlando di una cifra che può oscillare dai 60 ai 100 Euro per persona (a seconda del numero dei partecipanti).

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